Udine, netto aumento della cassa integrazione
Legno-arredo e industria metalmeccanica alimentano la corsa della cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia. Il ricorso agli ammortizzatori a febbraio ha sfiorato i 2 milioni di ore (1 milione e 966mila ore): si tratta del secondo valore mensile più alto registrato a partire dall’inizio del 2023, superato solo dal dato dello scorso ottobre 2 milioni e 21mila ore). Dopo l’aumento tendenziale già registrato a gennaio, anche febbraio si chiude con un significativo incremento delle richieste rispetto allo scorso anno: complessivamente nel primo bimestre sono state autorizzate più di 3,1 milioni di ore, poco meno del doppio (+81%) rispetto al valore (1,7 milioni di ore) di gennaio e febbraio 2023.
Più di due terzi delle richieste vengono dal settore metalmeccanico e dal legno-arredo. Quest’ultimo, in particolare, fa segnare un incremento record rispetto al 2023, con richieste già autorizzate per quasi 1,2 milioni di ore, pari a sei volte (+496%) il dato del 2023. Significativo che l’ammontare di richieste superi il valore del settore metalmeccanico, che è quello con la maggiore concentrazione di occupazione e che pertanto esprime, di norma, un ricorso agli ammortizzatori sensibilmente più alto rispetto agli altri comparti. Nel dettaglio, le ore di cassa autorizzate nella meccanico e nella siderurgia superano il milione di ore, tra gennaio e febbraio, ma restano allineate sui valori del 2023. Resta invece basso il ricorso alla CIG nelle costruzioni (129mila ore), sia pure in lieve crescita (+14%) rispetto al 2023.
Guardando all’andamento per province, più di metà delle ore di Cig autorizzate riguarda Udine, con 1,6 milioni di ore, che segna un +85% rispetto al 2023. Richieste in forte aumento anche nelle altre province: Pordenone supera il milione di ore, in crescita del 46%, mentre Gorizia e Trieste fanno segnare incrementi percentuali molto più marcati, dovuti però ai volumi molto bassi richiesti nel 2023. Le ore autorizzate nel primo bimestre 2024 sono rispettivamente 301mila nell’isontino, contro le 120mila dello scorso anno, e 202mila nell’area giuliana, contro le 36mila di gennaio-febbraio 2023.