Giornata contro la violenza sulle donne, il convegno del 25 novembre

Le leggi sono diventate più stringenti ma evidentemente non bastano: la Cgil da sempre sostiene che la logica punitiva, con una battaglia che agisca solo sul piano penale, è destinata al fallimento». È quanto sostiene, alla vigilia del 25 Novembre, Giornata internazionale contro la Violenza sulle donne, la responsabile Politiche di genere e Pari opportunità della Cgil Fvg, Daniela Duz.
BATTAGLIA CULTURALE «Per invertire marcia – scrive Duz in una nota – serve un vero e proprio cambiamento culturale, che permetta alle donne una piena partecipazione al mercato del lavoro soprattutto in termini qualitativi, con la compressione del differenziale salariale di genere, garantendo la piena autonomia economica, favorendo uguali opportunità nei percorsi di carriera e sottraendo alle donne l’esclusiva responsabilità dei carichi familiari». Una sfida, questa, che chiama in causa anche la scuola e l’università: «L’azione educativa – spiega ancora Duz – che non è mai neutra: il coinvolgimento deve riguardare tutte e tutti, a partire dalle giovani generazioni. La Scuola e l’Università, in questo senso hanno una grande responsabilità, poiché, attraverso la formazione, possono contribuire a demolire gli stereotipi di genere che hanno un peso decisivo nella discriminazione delle donne, offrendo tutti gli strumenti per un’analisi critica della realtà. Inserire nelle scuole, fin dai primi cicli, programmi strutturali di educazione alle relazioni di genere e all’affettività oggi è ancora più urgente, a fronte dei cambiamenti legati alla digitalizzazione».
IL CONVEGNO A Udine l’appuntamento è alle 9 nel salone della Camera del lavoro di viale Bassi 36, sede di un dibattito che sarà introdotto da Maria Cartolano, della segreteria provinciale Cgil. Interverranno la sostituta procuratrice della Repubblica Elena Torresin, le consigliere regionali Manuela Celotti e Serena Pellegrino, lo scrittore Antonio Bondavalli, la ricercatrice dell’Ires Chiara Cristini, l’avvocata Andreina Baruffini Gardini e lo psichiatra Calogero Anzallo (il programma).