Venerdì 22 luglio quattro ore di sciopero per i metalmeccanici
Con l’attivo dei delegati svoltosi davanti a palazzo d’Aronco, sede del municipio di Udine, Fim, Fiom e Uilm hanno scelto il cuore della città per denunciare lo stallo in cui versa la trattativa con Federmeccanica per il rinnovo del contratto. In centro si sono ritrovati in tanti delegati ma pochi politici. Il segretario generale di Fiom Cgil, Gianpaolo Roccasalva, afferma: «Eppure li avevamo invitati tutti. Dobbiamo ai politici la cancellazione di tanti diritti operata con le ultime norme sul lavoro. Avranno qualche timore ad approcciare i lavoratori. Salvo per gli amministratori del Comune di Udine. Vicesindaco e assessore alla cultura sono stati con noi».
Grande il disappunto dei lavoratori quando si arriva al tasto dolente. L’aumento in busta, che Federmeccanica intende garantire, dal 2017, solo per i salari non allineati alla soglia del minimo di garanzia. «Così gli aumenti riguarderebbero il 5% dei lavoratori ed escluderebbero invece tutti coloro che hanno voci retributive derivanti ad esempio da scatti di anzianità », dice Roccasalva. Da piazzetta Lionello si leva dunque l’ennesimo “no” alla proposta di Federmeccanica, che sarà ribadito venerdì durante le 4 ore di sciopero provinciale durante le quali i lavoratori presidieranno le principali piazze della città .