Uffici postali, il piano sulle chiusure può essere fermato
Dopo le iniziative contro le chiusure di uffici postali promosse dai sindaci, dai cittadini con petizioni e raccolte firme e anche dalla Slc Cgil, al fine di informare e sensibilizzare i cittadini sul problema, finalmente alcune cose sembrano muoversi. Attraverso l’assessore Panontin, infatti, la Regione Fvg ha promosso l’apertura di un tavolo di discussione affinché Poste Italiane fornisca garanzie sul servizio, tavolo che si terrà il prossimo 17 marzo.
Poste Italiane, da parte sua, ha ritenuto necessario mostrare i muscoli, facendo affiggere presso gli uffici interessati alla chiusura un cartello in cui avvisava la clientela che le chiusure sarebbero state comunque avviate come da piano aziendale a partire dal 13 aprile. Cartelli che in data odierna sono stati cautelativamente ritirati.
Per quanto ci riguarda non possiamo che insistere che il piano può essere fermato e che possono quantomeno essere fermate e modificate o rese meno pesanti le ricadute degli effetti del piano che per noi sono minore occupazione e minore presenza e qualità dell’offerta postale in provincia di Udine.
Fabrizio Morocutti, segretario generale Slc Cgil Udine
Poste Italiane, da parte sua, ha ritenuto necessario mostrare i muscoli, facendo affiggere presso gli uffici interessati alla chiusura un cartello in cui avvisava la clientela che le chiusure sarebbero state comunque avviate come da piano aziendale a partire dal 13 aprile. Cartelli che in data odierna sono stati cautelativamente ritirati.
Per quanto ci riguarda non possiamo che insistere che il piano può essere fermato e che possono quantomeno essere fermate e modificate o rese meno pesanti le ricadute degli effetti del piano che per noi sono minore occupazione e minore presenza e qualità dell’offerta postale in provincia di Udine.
Fabrizio Morocutti, segretario generale Slc Cgil Udine