Trasporto pubblico, il comune di Udine dice sì al tavolo con i sindacati
Fumata bianca tra le rappresentanze sindacali della Saf e il Comune di Udine. È stato infatti chiuso lo stato di agitazione proclamato due mesi fa dalle rappresentanze sindacali aziendali e dai sindacati territoriali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Faisa-Cisal e Ugl-Fna, di fronte all’impegno del Comune, assunto formalmente dal vicesindaco Loris Michelini e dall’assessore al Personale Silvana Olivotto, ad aprire un confronto con le organizzazioni sindacali sulla riorganizzazione del trasporto pubblico locale nel territorio urbano.
Ritirata l’ipotesi di iniziative di mobilitazione e protesta, i sindacati ““ con i segretari provinciali Valentino Lorelli (Filt-Cgil), Romano Tarlao (Fit-Cisl), Pierpaolo Saccavini (Faisa-Cisal) e Attilio Grosso (Ugl-Fna) ““ «tengono alta l’attenzione sul prosieguo del confronto» e ribadiscono l’importanza di un «concreto coinvolgimento dei dipendenti nell’obiettivo comune di rendere più efficiente il trasporto urbano e interurbano, favorendo l’utilizzo dei mezzi pubblici come fondamentale strumento per promuovere stili di vita e modelli di mobilità più sostenibili sotto il profilo ambientale»
I sindacati, che ad agosto avevano avviato lo stato di agitazione proprio per denunciare il mancato coinvolgimento del personale nelle politiche del trasporto pubblico, porteranno al tavolo con il Comune alcune concrete proposte e osservazioni volte a migliorare la fruibilità e la sicurezza del servizio sul territorio cittadino. Al centro della loro attenzione sia le modifiche alla viabilità , «che potrebbero incidere sensibilmente sul tracciato e sui tempi di percorrenza di alcune tra le principali linee urbane», sia alcuni specifici interventi sollecitati per garantire la sicurezza dei pendolari e dei lavoratori nei due grandi poli del trasporto extraurbano, l’autostazione di viale Europa Unita e il terminal studenti di viale Cadore. Avanzata, in particolare, l’esigenza di un maggiore controllo dei flussi di attraversamento pedonale. Tra i temi da toccare anche quello relativo ai futuri lavori di adeguamento della stazione ferroviaria, «che dovrà essere trasformata da semplice stazione in un moderno polo intermodale, fondamentale cerniera tra il trasporto pubblico su ferro e il servizio urbano ed extraurbano su gomma, all’interno di un’indispensabile logica di integrazione e interconnessione tra i diversi vettori».