Stop produttivi, Sos Cgil: «Necessario vigilare sulle deroghe»
«È evidente che ci troviamo di fronte a una mole di deroghe molto
superiore alle previsioni e che il rischio di un abuso dello
strumento è evidente: ecco perché è necessario mantenere alto il
livello dei controlli». Il segretario regionale della Cgil Villiam
Pezzetta commenta così i numeri delle Prefetture sulle richieste di
deroga all’obbligo di chiusura delle aziende nei settori non
considerati essenziali dal Dpcm del 22 marzo. «Faremo la nostra
parte ““ aggiunge Pezzetta ““ per vigilare sulla corretta
applicazione del decreto, per quanto riguarda sia la correttezza
delle deroghe sia l’osservanza scrupolosa delle norme di sicurezza
nelle attività aperte. Questo, come prevede anche il protocollo
firmato in regione, dovrebbe essere il compito di tutte le parti
coinvolte, comprese le associazioni imprenditoriali: troviamo
quantomeno discutibili, a questo proposito, le letture di chi
sostiene che l’elevata mole di deroghe sia una dimostrazione
implicita dell’inattuabilità delle norme varate dal Governo. La
stretta è dolorosa per tutti, imprese, lavoratori, e durissimo è il
sacrificio richiesto a tutto il Paese. Proprio per questo, però, è
indispensabile evitare e reprimere comportamenti irresponsabili che
antepongono il tornaconto di pochi alla necessità di garantire la
massima efficacia delle misure in atto, che tutti noi auspichiamo
possano durare il più breve tempo possibile, ma non meno di quanto
necessario».
superiore alle previsioni e che il rischio di un abuso dello
strumento è evidente: ecco perché è necessario mantenere alto il
livello dei controlli». Il segretario regionale della Cgil Villiam
Pezzetta commenta così i numeri delle Prefetture sulle richieste di
deroga all’obbligo di chiusura delle aziende nei settori non
considerati essenziali dal Dpcm del 22 marzo. «Faremo la nostra
parte ““ aggiunge Pezzetta ““ per vigilare sulla corretta
applicazione del decreto, per quanto riguarda sia la correttezza
delle deroghe sia l’osservanza scrupolosa delle norme di sicurezza
nelle attività aperte. Questo, come prevede anche il protocollo
firmato in regione, dovrebbe essere il compito di tutte le parti
coinvolte, comprese le associazioni imprenditoriali: troviamo
quantomeno discutibili, a questo proposito, le letture di chi
sostiene che l’elevata mole di deroghe sia una dimostrazione
implicita dell’inattuabilità delle norme varate dal Governo. La
stretta è dolorosa per tutti, imprese, lavoratori, e durissimo è il
sacrificio richiesto a tutto il Paese. Proprio per questo, però, è
indispensabile evitare e reprimere comportamenti irresponsabili che
antepongono il tornaconto di pochi alla necessità di garantire la
massima efficacia delle misure in atto, che tutti noi auspichiamo
possano durare il più breve tempo possibile, ma non meno di quanto
necessario».