Sanità , via al tavolo permanente tra Aas 3 e sindacati
Almeno due incontri l’anno, prima dell’approvazione del piano attuativo aziendale e del bilancio preventivo, ma anche tavoli tecnici da convocare anche su richiesta di una sola parte su temi specifici e per affrontare eventuali urgenze. È l’impegno assunto dai vertici dell’Aas 3 con i sindacati territoriali dei pensionati e le segreterie confederali Cgil, Cisl e Uil della provincia di Udine e dell’Alto Friuli. Il nuovo è più stringente modello di confronto, che regolerà di qui in avanti la concertazione tra i vertici aziendali e i sindacati, è stato siglato questa mattina a Udine dal direttore generale Pier Paolo Benetollo con i rappresentanti provinciali e territoriali delle associazioni sindacali: Natalino Giacomini e Daniela Vivarelli per la Cgil, Renata Della Ricca, Giovanna Bassi, Valentino Bertossi e Giancarlo Tabacco per la Cisl, Ferdinando Ceschia e Ferruccio Viotto per la Uil. «Si tratta di un importante passo avanti nelle relazioni sindacali con l’Azienda ““ commentano i sindacati ““ perché punta a evidenziare e risolvere le criticità nel percorso di applicazione della riforma sanitaria regionale, in particolare per quanto riguarda quel rafforzamento dei servizi territoriali che rappresenta l’obiettivo più importante della legge 17/2014».
Al centro del primo incontro, già fissato per il 15 novembre, le principali criticità sollevate dai sindacati, a partire dalla scarsa integrazione socio-sanitaria e dal mancato potenziamento dei servizi sul territorio. «Da oggi parte un confronto più stringente tra Azienda 3 e parti sociali ““ spiegano ancora i sindacati ““ che deve puntare a un modello di sanità più efficiente, più sostenibile e più adatto alle caratteristiche sociali e demografiche del territorio di riferimento».
Aspettative positive anche da Benetollo: «Dai sindacati ““ dichiara il direttore generale ““ ci arriveranno importanti stimoli e suggerimenti su quali sono le richieste e le esigenze più diffuse tra la popolazione, ma mi attendo nel contempo che possano aiutarci a comunicare meglio con i cittadini, a portare informazioni più chiare e comprensibili su quello che fa l’azienda».