Sanità , insostenibili i tagli a stipendi e assunzioni: Riccardi deve fare retromarcia
Il problema dei tagli programmati dall’assessore Riccardi deve essere risolto con la massima velocità , prima di incagliare la sanità regionale sugli scogli della riduzione dei servizi ai cittadini e di un insopportabile taglio agli stipendi di 20mila lavoratori, pari a circa 100-150 euro in meno al mese in busta paga.
Ricordiamo che le linee di gestione della sanità varate dalla Giunta con la delibera 2514 del 28 dicembre scorso prevedono:
– la scomparsa delle indennità attribuite in automatico per le attività disagiate (vedi pdf allegato);
– la drastica riduzione delle risorse destinate alla produttività del personale (vedi pdf allegato);
– l’aumento dell’orario di lavoro da effettuare in aggiunta a quello normale, finanziato proprio attraverso il taglio degli stipendi del personale.
In sintesi, per chiarire fino in fondo il disegno dell’assessore, meno stipendio , meno personale, e più ore di lavoro con la paga più bassa.
Con una nota successiva, dopo che come sindacato abbiamo reso noto a tutti quanto deciso dalla Giunta, l’assessore ha dichiarato «interesse» rispetto al disagio dei lavoratori. Cosa significa «interesse»? E qual è il Riccardi giusto? Quello dei giorni pari o quello dei giorni dispari? La risposta dipende dall’accordo regionale per il 2019 sulle risorse aggiuntive, che chiediamo di firmare confermando tutte le indennità e l’intero stanziamento. L’accordo va fatto subito e per questo, dopo le nostre ripetute richieste, ci aspettiamo che l’assessore ci convochi. Subito va risolto anche il problema delle assunzioni bloccate, dato che i cittadini del Friuli Venezia Giulia non possono permettersi di avere un 2019 con 300 operatori sanitari in meno!
Andrea Traunero, Claudio Di Ottavio
Fp Cgil Udine