Quattromila in piazza per i contratti pubblici
Punte di adesione superiori al
90% negli enti del comparto unico, tanti uffici chiusi e molte lavoratori
assenti anche nella sanità , pur con l’obbligo di garantire i servizi minimi.
Questo il primo bilancio dello sciopero dei lavoratori pubblici in regione,
proclamato da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal per sostenere il rinnovo dei
contratti, fermi al 2009 in
tutti i settori. Oltre alle aspettative la partecipazione al corteo organizzato
stamane a Trieste: ben 4.000 i manifestanti, di cui moltissimi dalla provincia di Udine, che hanno sfilato partendo da
piazzale Oberdan, tanto che il comizio finale, inizialmente previsto in piazza
Orologio, a fianco dell’ingresso della Giunta, si è tenuto in piazza Unità .
I primi dati sull’andamento ente
per ente parlano di peercentuali di astensioni dal lavoro molto alte un po’
ovunque, a partire dai piccoli comuni, con medie di adesione che si aggirano
attorno al 90%. Attività paralizzata anche per il Comune di Udine, e astensioni
stimate tra il 60% e il 70% in Regione e nel comune di Trieste. Più bassa, ma
in ogni caso significativa, la partecipazione tra i soci lavoratori delle
cooperative impegnate negli appalti pubblici, dove nonostante le pressioni
delle aziende sono stati molti addetti gli addetti a scioperare.
90% negli enti del comparto unico, tanti uffici chiusi e molte lavoratori
assenti anche nella sanità , pur con l’obbligo di garantire i servizi minimi.
Questo il primo bilancio dello sciopero dei lavoratori pubblici in regione,
proclamato da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal per sostenere il rinnovo dei
contratti, fermi al 2009 in
tutti i settori. Oltre alle aspettative la partecipazione al corteo organizzato
stamane a Trieste: ben 4.000 i manifestanti, di cui moltissimi dalla provincia di Udine, che hanno sfilato partendo da
piazzale Oberdan, tanto che il comizio finale, inizialmente previsto in piazza
Orologio, a fianco dell’ingresso della Giunta, si è tenuto in piazza Unità .
I primi dati sull’andamento ente
per ente parlano di peercentuali di astensioni dal lavoro molto alte un po’
ovunque, a partire dai piccoli comuni, con medie di adesione che si aggirano
attorno al 90%. Attività paralizzata anche per il Comune di Udine, e astensioni
stimate tra il 60% e il 70% in Regione e nel comune di Trieste. Più bassa, ma
in ogni caso significativa, la partecipazione tra i soci lavoratori delle
cooperative impegnate negli appalti pubblici, dove nonostante le pressioni
delle aziende sono stati molti addetti gli addetti a scioperare.