Nuovo Statuto dei lavoratori, il pullman dei diritti arriva in Friuli
Si apre ufficialmente anche in Friuli Venezia Giulia la campagna sulla Carta dei diritti universali dei lavoratori e delle lavoratrici, la proposta di legge di iniziativa popolare elaborata dalla Cgil per riscrivere e rinnovare la legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori). «L’obiettivo è di garantire pari diritti a tutto il mondo del lavoro», spiega il segretario generale della Cgil Fvg Franco Belci, nel giorno in cui il Pullman dei diritti allestito dalla Cgil nazionale ha fatto tappa in Friuli Venezia Giulia, arrivando nella tarda mattinata di oggi alla Luvata, l’azienda metalmeccanica di Pocenia (Udine) specializzata nella produzione degli scambiatori di calore. Ad accogliere il bus una folta delegazione in rappresentanza dei 500 dipendenti, guidata dagli Rsu Cgil e da Giuseppe Mazzotta, della segreteria Fiom di Udine.
La consultazione sulla Carta dei diritti, in regione, entrerà nel vivo nelle prossime settimane. A giorni sarà reso noto il calendario delle assembleee, che interesseranno centinaia di fabbriche, aziende, uffici pubblici e privati, oltre alle sedi territoriali del sindacatio dei pensionati. «Uno sforzo straordinario ““ spiega ancora Belci ““ come è richiesto dall’obiettivo ambizioso che ci prefiggiamo: un nuovo Statuto dei lavoratori, per invertire la rotta verso la precarizzazione del lavoro e dei diritti, che ha avuto nell’approvazione del jobs act il suo passaggio cruciale». La riforma approvata dal Governo, del resto, non ha fermato la tendenza alla precarizzazione del mercato del lavoro. Se è vero che il 2015 ha visto una crescita dei contratti a tempo indeterminato a livello nazionale (+37%) e soprattutto in regione, con una crescita record dell’87%, questo incremento non ha ancora portato a un saldo positivo tra assunzioni e cessazioni, sempre nell’ambito dei contratti a tempo indeterminato. «E il tasso di contratti stabili, pur quasi raddoppiato, non supera il 20% sul totale delle assunzioni», rimarca ancora Belci.
La consultazione sulla Carta dei diritti, in regione, entrerà nel vivo nelle prossime settimane. A giorni sarà reso noto il calendario delle assembleee, che interesseranno centinaia di fabbriche, aziende, uffici pubblici e privati, oltre alle sedi territoriali del sindacatio dei pensionati. «Uno sforzo straordinario ““ spiega ancora Belci ““ come è richiesto dall’obiettivo ambizioso che ci prefiggiamo: un nuovo Statuto dei lavoratori, per invertire la rotta verso la precarizzazione del lavoro e dei diritti, che ha avuto nell’approvazione del jobs act il suo passaggio cruciale». La riforma approvata dal Governo, del resto, non ha fermato la tendenza alla precarizzazione del mercato del lavoro. Se è vero che il 2015 ha visto una crescita dei contratti a tempo indeterminato a livello nazionale (+37%) e soprattutto in regione, con una crescita record dell’87%, questo incremento non ha ancora portato a un saldo positivo tra assunzioni e cessazioni, sempre nell’ambito dei contratti a tempo indeterminato. «E il tasso di contratti stabili, pur quasi raddoppiato, non supera il 20% sul totale delle assunzioni», rimarca ancora Belci.