Greenpass, sindacati pronti a e rafforzare i protocolli
«L’adesione massiccia alla
campagna vaccinale è sicuramente una delle condizioni per contrastare la
diffusione del virus e per consentire la prosecuzione della fase di ripresa
economica e occupazionale che stiamo vivendo, pur tra tante difficoltà e contraddizioni.
Le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil, pertanto, sono pronte a mettere
tutto il loro impegno per promuovere le vaccinazioni tra i lavoratori. Sarà
responsabilità delle parti sociali aggiornare e migliorare i protocolli per la
gestione degli spazi comuni in tutte le aziende, comprese le mense. Quei
protocolli, firmati anche a livello territoriale da aziende e sindacati, hanno
infatti dato finora un efficace contributo al contenimento dei contagi sui
luoghi di lavoro. Ulteriori misure a rafforzamento delle vaccinazioni non
possono essere demandate alla sola responsabilità delle parti sociali, a meno
che non si voglia scaricare su di esse, sui lavoratori e sui luoghi di lavoro contraddizioni
destinate ad aggravarsi col tempo. L’istituzione di un obbligo vaccinale nel
nostro Paese è una scelta che spetta al legislatore, come del resto previsto
dalla Costituzione, il cui dettato non può essere certamente aggirato da un
accordo tra le parti sociali».
Emiliano Giareghi (Cgil),
Renata Della Ricca e Valentino Bertossi (Cisl),
Luigi Oddo (Uil)
campagna vaccinale è sicuramente una delle condizioni per contrastare la
diffusione del virus e per consentire la prosecuzione della fase di ripresa
economica e occupazionale che stiamo vivendo, pur tra tante difficoltà e contraddizioni.
Le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil, pertanto, sono pronte a mettere
tutto il loro impegno per promuovere le vaccinazioni tra i lavoratori. Sarà
responsabilità delle parti sociali aggiornare e migliorare i protocolli per la
gestione degli spazi comuni in tutte le aziende, comprese le mense. Quei
protocolli, firmati anche a livello territoriale da aziende e sindacati, hanno
infatti dato finora un efficace contributo al contenimento dei contagi sui
luoghi di lavoro. Ulteriori misure a rafforzamento delle vaccinazioni non
possono essere demandate alla sola responsabilità delle parti sociali, a meno
che non si voglia scaricare su di esse, sui lavoratori e sui luoghi di lavoro contraddizioni
destinate ad aggravarsi col tempo. L’istituzione di un obbligo vaccinale nel
nostro Paese è una scelta che spetta al legislatore, come del resto previsto
dalla Costituzione, il cui dettato non può essere certamente aggirato da un
accordo tra le parti sociali».
Emiliano Giareghi (Cgil),
Renata Della Ricca e Valentino Bertossi (Cisl),
Luigi Oddo (Uil)