Coopca, conto alla rovescia per le aste. Prosegue il tavolo con la Regione
Prosegue il confronto tra Giunta regionale, sindacati e
associazioni imprenditoriali sul futuro dei dipendenti Coopca che resteranno
senza lavoro con il nuovo anno, dopo la liquidazione della cooperativa di
distribuzione carnica. Al centro del tavolo riunitosi ieri a Trieste, alla
presenza della presidente della Regione Debora Serracchiani e degli assessori
alle Attività produttive e al Lavoro, Sergio Bolzonello e Loredana Panariti, le
azioni per favorire il ricollocamento dei lavoratori in esubero, il cui numero,
secondo Bolzonello, è più basso di quello inizialmente stimato.
Dei 640 dipendenti totali, circa 300 sono quelli che
rimarranno in forza ai 22 negozi acquisiti nella prima asta, conclusasi a fine
novembre. Tra i 14 punti vendita ancora in cerca di acquirente, però, 8 sono
situati in Veneto, per cui il numero degli esuberi in regione, secondo la stima
dell’assessore alle attività produttive, si aggira attorno a quota 300. L’auspicio
è che questo numero venga significativamente ridotto dalle aste e dalle
trattative tuttora in corso, e da concludersi entro Natale, che riguardano
anche l’Ipercoopca di Amaro. Ma l’obiettivo del tavolo, come ha spiegato
Serracchiani, è innanzitutto quello di «creare un coordinamento tra sindacati,
Regione e associazioni di categoria con un focus sulla situazione occupazionale
in montagna ma anche per comunicare tutti gli strumenti a nostra disposizione per
riassorbire i dipendenti CoopCa, quali quelli per la formazione e la
ricollocazione delle persone».
associazioni imprenditoriali sul futuro dei dipendenti Coopca che resteranno
senza lavoro con il nuovo anno, dopo la liquidazione della cooperativa di
distribuzione carnica. Al centro del tavolo riunitosi ieri a Trieste, alla
presenza della presidente della Regione Debora Serracchiani e degli assessori
alle Attività produttive e al Lavoro, Sergio Bolzonello e Loredana Panariti, le
azioni per favorire il ricollocamento dei lavoratori in esubero, il cui numero,
secondo Bolzonello, è più basso di quello inizialmente stimato.
Dei 640 dipendenti totali, circa 300 sono quelli che
rimarranno in forza ai 22 negozi acquisiti nella prima asta, conclusasi a fine
novembre. Tra i 14 punti vendita ancora in cerca di acquirente, però, 8 sono
situati in Veneto, per cui il numero degli esuberi in regione, secondo la stima
dell’assessore alle attività produttive, si aggira attorno a quota 300. L’auspicio
è che questo numero venga significativamente ridotto dalle aste e dalle
trattative tuttora in corso, e da concludersi entro Natale, che riguardano
anche l’Ipercoopca di Amaro. Ma l’obiettivo del tavolo, come ha spiegato
Serracchiani, è innanzitutto quello di «creare un coordinamento tra sindacati,
Regione e associazioni di categoria con un focus sulla situazione occupazionale
in montagna ma anche per comunicare tutti gli strumenti a nostra disposizione per
riassorbire i dipendenti CoopCa, quali quelli per la formazione e la
ricollocazione delle persone».