Cgil Udine, confermato segretario Natalino Giacomini

L’economia e
l’occupazione in Friuli Venezia Giulia possono ripartire davvero soltanto con
il rilancio degli investimenti pubblici, dalle infrastrutture strategiche alla
messa in sicurezza del territorio, e di sostegno mirato a quelli privati, con
misure capaci di contrastare le delocalizzazioni, incentivare l’innovazione, la
ricerca e la creazione di lavoro stabile. Questo l’appello che lancia
alla regione il segretari provinciale della Cgil di Udine Natalino
Giacomini
, confermato a larghissima maggioranza
alla guida delle Camerra del lavoro di Udine.
IL CONGRESSO
L’elezione del segretario è stato l’ultimo atto del congresso provinciale svoltosi a Tricesimo. con i delegati coinvolti nel voto e nel rinnovo
degli organismi dirigenti, dal direttivo (in coda al comunicato tutti i nomi)
all’assemblea generale, che a sua volta vota sul nome del segretario. Eletti
anche i delegati che rappresenteranno il territorio al congresso regionale in programma a
Zugliano l’8 e 9 novembre.
GIACOMINI 1.
«Questa regione, in virtù del suo statuto speciale, ha tutte le possibilità  per
imprimere un cambio di marcia anche in materia di politica economica: diciamo
sì, pertanto, all’ipotesi di ricorrere alla leva del debito per sostenere gli
investimenti pubblici, ma a patto che si tratti di interventi strategici e nel
quadro di una politica economica che deve essere oggetto di confronto con le
imprese e le parti sociali». Queste le parole a caldo di Natalino Giacomini
dopo la rielezione (51 favorevoli, 3 contrari, 3 astenuti), al termine di un
dibattito congressuale dedicato anche ai temi della riforma sanitaria, del
riassetto degli enti locali e dell’immigrazione, «troppo spesso ““ ha detto il
segretario nella sua relazione ““ utilizzata come valvola di sfogo dei veri
problemi che continuano ad affliggere il Paese, con parole e fatti che
alimentano paura e divisioni».
GIACOMINI 2. Ma la
parola più ricorrente, ovviamente, è stata lavoro, sia di fronte alla crescita
degli infortuni (23 quelli mortali dall’inizio dell’anno), sia alla luce di una
ripresa ancora troppo fragile (13mila gli occupati persi in provincia di Udine
tra il 2008 e il 2017) e caratterizzata dalla crescita esponenziale della
precarietà . «I contratti a tempo determinato e di somministrazione ““ ha
sottolineato Giacomini ““rappresentano insieme il 70% delle assunzioni, mentre
quelli a tempo indeterminato sono appena l’8%. Tutto questo è anche il frutto
di norme come il jobs act, che hanno fatto del lavoro precario la regola
e di quello stabile un’eccezione».
IL NUOVO
DIRETTIVO. Eletti come anticipato, anche i componenti del direttivo
provinciale. Cinquantadue i componenti del nuovo “parlamentino” di Udine, si
tratta di: Maurizio Balzarini, Edgar Banja, Enrico Barberi, Franco Barera, Eros
Barusso, David Bassi, Sara Bertoz, Roberto Boezio, Sandra Bortuzzo, Norma
Gabriella Brugnolo, Francesco Buonopane, Marco Cafarelli, Massimo Caifo,
Gianluca Caroli, Maria Immacolata Cartolano, Carlo Cimenti, Concetta Cuccia,
Gino Dorigo, Sandra Fabro, Alessandro Forabosco, Massimo Gargiulo, Francesco
Gerin, Natalino Giacomini, Emiliano Giareghi, Mattia Grion, Alin Gyori, Maria
Ioan, Anna Lendaro, Patrizia Lepre, Valentino Lorelli, Danilo Margherita, Maria
Marion, Michela Martin, Valentina Martina, Samanta Miotti, Andrea Pierernesto
Modotto, Elio Nadalutti, Anna Maria Orlando, Michele Paris, Ingrid Peres,
Luciano Pez, Antonella Raddi, Gianpaolo Roccasalva, Saverio Scalera, Marina
Scomparin, Francesca Tonacci, Andrea Traunero, Mirella Travaglini, Riccardo
Uccheddu, Giancarlo Valent, Daniela Vivarelli, Lauretta Zolli.