Carta diritti, scatta la raccolta delle firme
Dopo la mobilitazione unitaria della scorsa settimana sulle pensioni, la Cgil torna in piazza, stavolta da sola, il 9 aprile. Scatta proprio sabato, infatti, la raccolta firme promossa a livello nazionale a sostegno della Carta dei diritti, la proposta di legge di iniziativa popolare elaborata dalla Cgil, che punta a riscrivere lo Statuto dei lavoratori, per adeguarlo a una realtà profondamente cambiata rispetto agli anni Settanta ed estendere tutele e diritti anche al vasto universo del lavoro atipico e precario.
Quattro le firme chieste dalla Cgil: la prima per la presentazione della legge di iniziativa popolare, le altre per ciascuno dei tre referendum abrogativi del jobs act che verranno presentati per sostenerne l’iter parlamentare. Chi vorrà firmare potrà farlo o nei banchetti volanti che verranno allestiti sabato e nelle successive iniziative di piazza, e a breve anche nella sede del Comune di residenza quando sarà ultimata la distribuzione dei moduli (la data di partenza della sottoscrizione nei municipi sarà comunicata su questo sito).
In occasione dell’avvio della raccolta la Cgil di Udine allestirà un banchetto nella centralissima in via Canciani, all’imbocco della galleria Bardelli, tra le 9.30 e le 12.30 di sabato. Per firmare è indispensabile presentare un documento d’identità in corso di validità .
Quanto agli obiettivi della raccolta, la Cgil nazionale punta a oltrepassare ampiamente i paletti fissati dalla legge, che richiede 500mila firme certificate per i referendum abrogativi, da raccogliere in un periodo massimo di tre mesi, cioè entro l’inizio di luglio, e 50mila (entro ottobre) per la presentazione di una legge di iniziativa popolare, in questo caso entro ottobre. In Fvg si punta a superare il traguardo raggiunto nella assemblee di presentazione della “Carta”, che hanno visto la partecipazione di 17mila iscritti a livello regionale, 5.400 in provincia di Udine.
Quattro le firme chieste dalla Cgil: la prima per la presentazione della legge di iniziativa popolare, le altre per ciascuno dei tre referendum abrogativi del jobs act che verranno presentati per sostenerne l’iter parlamentare. Chi vorrà firmare potrà farlo o nei banchetti volanti che verranno allestiti sabato e nelle successive iniziative di piazza, e a breve anche nella sede del Comune di residenza quando sarà ultimata la distribuzione dei moduli (la data di partenza della sottoscrizione nei municipi sarà comunicata su questo sito).
In occasione dell’avvio della raccolta la Cgil di Udine allestirà un banchetto nella centralissima in via Canciani, all’imbocco della galleria Bardelli, tra le 9.30 e le 12.30 di sabato. Per firmare è indispensabile presentare un documento d’identità in corso di validità .
Quanto agli obiettivi della raccolta, la Cgil nazionale punta a oltrepassare ampiamente i paletti fissati dalla legge, che richiede 500mila firme certificate per i referendum abrogativi, da raccogliere in un periodo massimo di tre mesi, cioè entro l’inizio di luglio, e 50mila (entro ottobre) per la presentazione di una legge di iniziativa popolare, in questo caso entro ottobre. In Fvg si punta a superare il traguardo raggiunto nella assemblee di presentazione della “Carta”, che hanno visto la partecipazione di 17mila iscritti a livello regionale, 5.400 in provincia di Udine.