Camere di Commerfcio, a Udine la protesta contro i tagli
Trecento posti a rischio, tra dipendenti “diretti” e lavoratori delle
aziende speciali. Questi i possibili effetti del decreto con cui il
Governo intende “razionalizzare” il sistema delle Camere di Commercio,
con una riduzione media del personale pari al 15%, ma con punte del
25%negli enti soggetti a fusioni come quella tra Gorizia e Trieste o
quella che potrebbe interessare, in futuro, anche Pordenone. Per dire no
al decreto sono scesi in piazza a Udine oltre centro lavoratori di
tutta la regione, ai quali è andata la solidarietà del presidente
camerale Giovanni da Pozzo. In piazza con loro i segretari regionali di
Fp-Cgil e Cisl-Fp Mafalda Ferletti e Massimo Bevilacqua, assieme ai
rappresentanti delle categorie del terziario, Michela Martin per la Filcams-Cgil e
Fabiano D’Elia per la Fisascat-Cisl, che hanno ricordato come il decreto, oltre agli effetti
sui lavoratori, rischi di portare un pesante depauperamento del sistema
camerale e dei fondamentali servizi cjhe esso garantisce alle imprese.
aziende speciali. Questi i possibili effetti del decreto con cui il
Governo intende “razionalizzare” il sistema delle Camere di Commercio,
con una riduzione media del personale pari al 15%, ma con punte del
25%negli enti soggetti a fusioni come quella tra Gorizia e Trieste o
quella che potrebbe interessare, in futuro, anche Pordenone. Per dire no
al decreto sono scesi in piazza a Udine oltre centro lavoratori di
tutta la regione, ai quali è andata la solidarietà del presidente
camerale Giovanni da Pozzo. In piazza con loro i segretari regionali di
Fp-Cgil e Cisl-Fp Mafalda Ferletti e Massimo Bevilacqua, assieme ai
rappresentanti delle categorie del terziario, Michela Martin per la Filcams-Cgil e
Fabiano D’Elia per la Fisascat-Cisl, che hanno ricordato come il decreto, oltre agli effetti
sui lavoratori, rischi di portare un pesante depauperamento del sistema
camerale e dei fondamentali servizi cjhe esso garantisce alle imprese.