Sanità, da Udine l’allarme del Coordinamento Salute Fvg
«Fermiamo il piano inclinato della sanità pubblica». È il nuovo allarme lanciato dal Coordinamento Salute Fvg, in una conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede della Cgil di Udine. Sul palco, con gli esponenti del Coordinamento Michele Negro e Guglielmo Pitzalis, anche Mafalda Ferletti in rappresentanza della Cgil. Numerosi anche i rappresentanti del sindacato tra il pubblico in sala, dove sono intervenuti anche diversi rappresentanti del Consiglio regionale (Massimo Moretuzzo, Furio Honsell, Laura Fasiolo, Francesco Martines, Serena Pellegrino).
Al centro dell’incontro il nuovo documento presentato dal Coordinamento, che dopo le 15mila firme raccolte lo scorso anno in difesa della sanità pubblica rilancia la richiesta di un cambio di rotta e di un confronto con la Giunta regionale. «Nella nostra regione – denuncia il Coordinamento – quasi il 10% dei cittadini sono costretti a rinunciare alle cure, tanti altri a tortuosi e lunghi percorsi per le cure primarie o a ricorrere al privato pagando la prestazione. Gli ingenti impegni finanziari messi a disposizione dalla Regione sono stati utilizzati per incrementare gli stanziamenti al privato, con continue esternalizzazioni e aumento degli accreditamenti, lasciando purtroppo sottofinanziato il pubblico, che vede una progressiva riduzione di personale, chiusure o tagli ai servizi».
Fermiamo il piano inclinato della grave situazione della sanità pubblica: il documento