«Trasporti e fase 2, necessario rispettare le regole sul distanziamento»

«Sul trasporto pubblico locale abbiamo visto troppe dichiarazioni e
prese di posizione in ordine sparso. Se vogliamo evitare di creare caos
tra utenti, cittadini e lavoratori è fondamentale rispettare le
normative e linee guida emanate dalle istituzioni e dalle autorità 
sanitarie sul distanziamento e le altre misure di sicurezza, valide per
tutto il territorio nazionale, e mettere in campo provvedimenti e
risorse tesi a sostenere il ruolo del trasporto pubblico e le aziende
del settore». È quanto dichiara il segretario regionale della Filt –
Cgil Valentino Lorelli, senza nascondere la preoccupazione del sindacato
per l’impatto sui trasporti della fase due.
Il sindacato insiste
sulla necessità  di tutalare la sicurezza dei viaggiatori e dei
lavoratori, a partire dagli autisti, che sono i più esposti.
Fondamentale quindi il rispetto del distanziamento minimo e della
capienza massima dei mezzi. «Se fino a oggi ““ commenta Lorelli ““ il
forte calo della domanda di trasporto ha evitato che il rispetto delle
misure di sicurezza comportasse la necessità  di un aumento delle corse,
questa è sicuramente la prospettiva che dobbiamo essere pronti ad
affrontare dal 4 maggio e a maggior ragione da settembre, quando
riapriranno le scuole. Se da un lato, quindi, comprendiamo le ragioni
che hanno portato l’assessore Pizzimenti a sollecitare una riduzione del
distanziamento minimo da parte del Governo, come chiedono anche molte
aziende, è evidente che si tratta di una materia troppo importante e
delicata per lasciare spazio a decisioni fai da te, come ha paventato,
forse provocatoriamente, il presidente dell’Atap di Pordenone».
La
Filt, parallelamente, ribadisce il ruolo fondamentale del trasporto
pubblico, «perché un aumento del ricorso alla mobilità  privata non è
sostenibile in termini di traffico, di ambiente, di costi individuali e
collettivi». Da qui l’invito, rivolto a  tutti i rappresentanti delle
istituzioni, a ogni livello, a evitare «messaggi sbagliati come quello
lanciato pochi giorni fa dal sindaco di Udine, che ha definito
potenzialmente pericolosi i mezzi pubblici». L’obiettivo, al contrario,
deve essere quello di fare in modo che I cittadini-utenti tornino a
guardare con fiducia al trasporto pubblico: «E ci riusciremo ““ conclude
Lorelli ““ solo attraverso regole e strumenti adatti a gestire e superare
questa difficilissima fase di emergenza».