Sà filo, si avvicina il vertice al Mise
Incomincia una settimana cruciale per il futuro dello stabilimento Sà filo di Martignacco e dei suoi 235 dipendenti. Dopo la visita di ieri (domenica 12 gennaio) della sottosegretaria allo Sviluppo economico Alessandra Podde e dei parlamentari friulani Luca Sut e Sabrina De Carlo, per i sindacati di categoria e le Rsu si avvicina l’appuntamento con il vertice convocato a Roma nella sede del ministero, in programma giovedì 16 gennaio. Incontro al quale i rappresentanti sindacali contano di presentarsi accompagnati da una delegazione e dei sindaci dei comuni più colpiti dall’eventuale chiusura dello stabilimento di Martignacco, l’unico di cui il piano di ristrutturazione presentato dal gruppo veneto preveda al momento il definitivo stop produttivo.
L’azienda, come ricordato dai sindacati dopo l’incontro tenutosi a Padova la scorsa settimana, ha mantenuto infatti una ferma posizione sulla chiusura del sito friulano, obiettivo al quale i sindacati replicano con la richiesta di applicare il contratto di solidarietà per tutto il gruppo. Soluzione che Sà filo considera incompatibile con le norme sulle ammortizzatori sociali, alla luce dei contenuti del piano di ristrutturazione. L’azienda si rende invece disponibile a condividere una richiesta di cassa integrazione straordinaria, con la contestuale individuazione di una società specializzata nelle riconversioni industriali cui affidare il compito di trovare acquirenti interessati al sito e l’offerta di incentivi all’esodo. Due posizioni distanti, che il ministero cercherà di avvicinare nell’incontro di giovedì. Alle porte anche un confronto tra azienda, sindacati e Regione Friuli Venezia Giulia, che deve però ancora essere calendarizzato.