Venne Maggio, i sindacati friulani rivivono il 68
I lavoratori, i giovani, le donne nella lunga stagione del ’68 in Friuli. Questa la sintesi dei temi di “Venne maggio”, la rievocazione del Sessantotto che si terrà il 17 aprile a Udine su iniziativa delle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil. Annunciata da un manifesto dal sapore fortemente evocativo, che parla al cuore e alla memoria attraverso 168 volti (84 per manifesto, realizzato in duplice edizione) più o meno noti di politici, sindacalisti, intellettuali e protagonisti delle battaglie che segnarono gli anni Sessanta e Settanta in Friuli, la kermesse sarà strutturata in due momenti, tutti nella serata del 17 aprile, tra la sede della Cgil di Udine, in via Bassi, e il vicinissimo teatro Palamostre, in piazzale Diacono.
Ad aprire il programma, alle 18, la tavola rotonda sul ’68, nel salone della Cgil, con gli interventi di Giampaolo Borghello, docente di letteratura italiana all’Università di Udine, dello storico Gabriele Donato, di due padri nobili della sinistra e del movimento ambientalista friulano come Elia Mioni e Giorgio Cavallo. Il dibattito, moderato dal giornalista Beppe Liani, vedrà naturalmente anche le testimonianze dei sindacati friulani, padroni di casa e promotori dell’iniziativa (che si avvale del patrocinio del Comune di Udine e dell’Anpi). Parleranno Gino Dorigo, memoria storica della Cgil, protagonista di tante battaglie nelle file dei metalmeccanici e a lungo leader della Camera del lavoro di Udine, per Cisl e Uil Roberto Muradore e Ferdinando Ceschia. Non sarà soltanto un amarcord di battaglie, sogni e speranze, ma anche un tentativo di spiegare quale sia l’eredità di quella generazione e quanto, a mezzo secolo di distanza, sia rimasto di quelle battaglie nella politica e nel sindacato dei nostri giorni.
Dalle 20.30, come detto, toccherà alla musica. Aprirà Alessandra Kersevan, che con il marito Giancarlo Velliscig e il figlio Alessio riporterà sul palco del Palamostre parte del repertorio del Canzoniere di Aiello, per raccontare non solo il ’68, ma quella lunga stagione di canzone popolare e di protesta che negli anni Settanta e Ottanta seppe coniugare musica, poesia, letteratura, impegno politico e sociale. Poi toccherà alla canzone d’autore di Francesco Ursino, accompagnato da Tony Longheu (chitarra), Gianluca Zavan (percussioni) e Riccardo Casanova (Basso), per chiudere con Miss Eliana in rock, il quartetto guidato da Eliana Cargnelutti, premiata come miglior strumentista emergente agli Oscar del blues 2013 e considerata una delle migliori chitarriste blues della scena internazionale. Nel corso della serata, condotta da Rocco Burtone, anche le testimonianze di Iris Morassi e Nadia Mazzer, a nome di Cgil-Cisl-Uil, sulle battaglie del movimento femminile all’interno delle fabbriche.