Bob Martin, sindacati pronti a trattare. «Ma serve una moratoria»
Fermare i licenziamenti e aprire immediatamente un tavolo per cercare di garantire un futuro alla Bob Martin. Questa le richiesta che Flai-Cgil e la Fai-Cisl di Udine hanno portato oggi all’incontro tra Regione, sindacati e azienda, preceduto dal presidio di una quarantina di lavoratori giunti in pullman a Trieste, sotto la sede dell’assessorato regionale alle Attività produttive. «Rappresentata dai vertici provinciali dell’Associazione piccole e medie imprese ““ dichiarano i segretari provinciali Fabrizio Morocutti (Flai) e Claudia Sacilotto (Fai) ““ l’azienda ha ribadito la volontà di chiudere la sede di Udine, con il licenziamento immediato dei suoi 72 dipendenti. Per i quali, lo ricordiamo, non c’è più la mobilità ma soltanto l’assegno di disoccupazione». Cgil e Cisl, nel confermare lo sciopero a oltranza e il presidio permanente davanti allo stabilimento di via Sant’Osvaldo, si dichiarano «disponibili a discutere tutte le soluzioni che, scongiurando la chiusura immediata, possano favorire uno sbocco positivo della crisi». Da qui l’auspicio che la richiesta di una “moratoria” di un mese avanzata dalla Regione possa trovare un’accoglienza favorevole da parte della proprietà , ma anche un appello alla stessa Regione e alle associazioni imprenditoriali «a farsi parte attiva nella ricerca di investitori che possano rilanciare lo stabilimento friulano».