Pensioni, via alla mobilitazione anche in Friuli

Domani a Udine e mercoledì a
Pordenone. Questi i primi due appuntamenti, in regione, della
mobilitazione unitaria promossa da Cgil, Cisl e Uil per chiedere di
riscrivere la legge Fornero. Si tratta di due presidi, organizzati
davanti alle sedi delle rispettive prefetture, dalle 10 alle 12 di
domani (martedì 13 ottobre) a Udine e dalle 11 di mercoledì (14 ottobre)
a Pordenone. Seguiranno Gorizia e Trieste, con date che verranno
definite nei prossimi giorni.

Entra così nel vivo, anche in Friuli Venezia Giulia, la battaglia dei
sindacati confederali contro una riforma, la legge Fornero, contestata
non soltanto per la sua rigidità , che ne ha fatto ““ come sottolineato
dalle segreterie nazionali Cgil-Cisl-Uil ““ «la più colossale operazione
di cassa sul sistema previdenziale italiano», ma anche per le sue
pesantissime ripercussioni sull’occupazione giovanile.
Tra le modifiche
sollecitate nei confronti di Governo e Parlamento l’accesso alla
pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età , la
flessibilità  in uscita dopo i 62 anni e i 35 di anzianità ,
l’introduzione della quota “100, una maggiore gradualità  per le donne e
l’introduzione di correttivi al metodo di calcolo contributivo, per
preservare il valore delle pensioni future. Cgil, Cisl e Uil chiedono
inoltre il ripristino del fondo esodati, la cui cancellazione ha
lasciato scoperti 50mila lavoratori, e ribadiscono un fermo “no” al
ricalcolo contributivo delle pensioni in essere.