Coopca, bene il via libera al concordato
«Sin dal novembre scorso, quando si è innestato l’iter, abbiamo sempre operato costruttivamente affinché l’obiettivo del concordato per Coopca fosse raggiunto. A distanza di otto mesi la notizia del via libera definitivo da parte dei creditori non può che trovare il nostro apprezzamento». Questo il commento unitario dei segretari della Cgil della provincia di Udine Viliam Pezzetta e della Cisl Alto Friuli, Franco Colautti, assieme ai rappresentanti di categoria della Filcams e della Fisascat.
«Assieme all’accordo del giugno scorso per gli ammortizzatori sociali, la formale approvazione del piano ““ ricordano i rappresentanti sindacali ““ era uno degli ultimi determinanti tasselli giuridici che servivano all’interno del complicato puzzle messo in campo per evitare il precipitare degli eventi. Ora però che lo spettro del fallimento è stato sventato ““ proseguono ““ sarà d’obbligo continuare ad impegnarsi per salvare il maggior numero possibile di negozi e con loro quindi anche i posti di lavoro, consci che al momento solo un terzo dei dipendenti Coopca verrebbe salvaguardato e che la prosecuzione aziendale è garantita solo sino a fine dicembre».
I rappresentanti sindacali, riconoscendo e plaudendo a quanto fatto sino ad oggi nella vertenza, tornano a spronare il mondo politico e la cooperazione «affinché si trovino delle eventuali formule di ricollocamento del personale in esubero, oltre a tutta una serie di ulteriori strumenti che si dovranno mettere in campo nel tempo».
Rispetto infine alla questione della messa in liquidazione della società , al vaglio delle assemblee dei soci di questi giorni, Cgil e Cisl Alto Friuli, «senza entrare nel merito delle polemiche tra soci e vertici societari, rassicurano che per quanto riguarda i lavoratori non ci saranno ripercussioni rispetto agli accordi relativi alla cassa integrazione straordinaria firmata a giugno e valevole sino all’aprile 2016».
«Assieme all’accordo del giugno scorso per gli ammortizzatori sociali, la formale approvazione del piano ““ ricordano i rappresentanti sindacali ““ era uno degli ultimi determinanti tasselli giuridici che servivano all’interno del complicato puzzle messo in campo per evitare il precipitare degli eventi. Ora però che lo spettro del fallimento è stato sventato ““ proseguono ““ sarà d’obbligo continuare ad impegnarsi per salvare il maggior numero possibile di negozi e con loro quindi anche i posti di lavoro, consci che al momento solo un terzo dei dipendenti Coopca verrebbe salvaguardato e che la prosecuzione aziendale è garantita solo sino a fine dicembre».
I rappresentanti sindacali, riconoscendo e plaudendo a quanto fatto sino ad oggi nella vertenza, tornano a spronare il mondo politico e la cooperazione «affinché si trovino delle eventuali formule di ricollocamento del personale in esubero, oltre a tutta una serie di ulteriori strumenti che si dovranno mettere in campo nel tempo».
Rispetto infine alla questione della messa in liquidazione della società , al vaglio delle assemblee dei soci di questi giorni, Cgil e Cisl Alto Friuli, «senza entrare nel merito delle polemiche tra soci e vertici societari, rassicurano che per quanto riguarda i lavoratori non ci saranno ripercussioni rispetto agli accordi relativi alla cassa integrazione straordinaria firmata a giugno e valevole sino all’aprile 2016».