Reddito di base, Camusso a Udine per il “battesimo” della proposta Cgil
Uno strumento capace di coniugare assistenza
e politiche del lavoro, favorendo percorsi di formazione, inserimento e
reinserimento professionale. Questa l’idea di reddito di base alla base
della proposta che la Cgil regionale presenterà ufficialmente venerdì
20 febbraio, al centro congressi del’Enaip di Pasian di Prato (Udine),
alla presenza della segreteria regionale Susanna Camusso.
LA
PROPOSTA. «Crediamo sia impensabile ““ spiega il segretario generale
Franco Belci ““ uno strumento di pura assistenza. A dircelo i numeri sul
disagio, secondo i quali le persone in povertà a o rischio povertà , in
questa regione, sono 100mila. Essendo impensabile poter dare una
risposta a tutti in chiave di mera assistenza al reddito, dobbiamo
puntare su uno strumento in grado di aggredire la povertà favorendo
l’occupazione giovanile e la rioccupazione di lavoratori non coperti
dagli ammortizzatori». Tutto questo auspicando che la congiuntura
economica favorsica le condizioni per una ripresa, agevolata anche
dall’effetto svalutazione e dalle misure espansive della Bce, oltre che
dalle politiche regionali come il piano Rilancimpresa.
EMERGENZA
LAVORO. La prima emergenza da affrontare resta quella occupazionale. Lo
dicono i numeri del mercato del lavoro regionale, che ha visto, tra la
fine del 2008 e il 3° trimestre del 2014, una perdita di ben 22mila
occupati. «Ad aggravare il quadro ““ sottolinea Belci ““ anche il
progressivo impoverimento del lavoro sotto il profilo reddituale, per
effetto della crescente precarizzazione e della riduzione delle ore
lavorate, che è maggiore rispetto a quella degli occupati. Sempre
rispetto al 2008, infatti, gli occupati a tempo pieno sono scesi da
438mila a 407mila, 31mila in meno, mentre il lavoro part-time è
aumentato di 9mila unità , passando da 84mila occupati a 93mila. Non
crediamo peraltro che il jobs act, sul quale la Cgil continua ribadisce
un giudizio fortemente negativo, possa dare una risposta in termini di
lotta alla precarietà ». Altro dato allarmante quello relativo ai
cosiddetti Neet, i giovani non occupati né impegnati in percorsi di
studio e formazione, che nella fascia 15-34 anni erano ben 41mila a fine
2013, 12mila in più rispetto al 2008.
IL CONVEGNO. Oltre a Susanna
Camusso, a Pasian di Prato sono attesi gli interventi dall’assessore
alla Sanità e alle politiche sociali Maria Sandra Telesca, di Cristiano
Shaurli, Riccardo Riccardi, Giulio Lauri e Cristian Sergo per i gruppi
consiliari di Pd, Fi, Sel e M5S, di Maurizio Canciani, Chiara Crisitini e
Alessandro Russo dell’Ires Fvg, che ha contribuito all’elaborazione
della proposta di reddito di base che sarà illustrata venerdì. Per la
Cgil Fvg parleranno la responsabile welfare Orietta Olivo, che aprirà i
lavori, e il segretario generale Franco Belci. L’intervento cnclusivo di
Susanna Camusso è previsto a fine mattinata.
e politiche del lavoro, favorendo percorsi di formazione, inserimento e
reinserimento professionale. Questa l’idea di reddito di base alla base
della proposta che la Cgil regionale presenterà ufficialmente venerdì
20 febbraio, al centro congressi del’Enaip di Pasian di Prato (Udine),
alla presenza della segreteria regionale Susanna Camusso.
LA
PROPOSTA. «Crediamo sia impensabile ““ spiega il segretario generale
Franco Belci ““ uno strumento di pura assistenza. A dircelo i numeri sul
disagio, secondo i quali le persone in povertà a o rischio povertà , in
questa regione, sono 100mila. Essendo impensabile poter dare una
risposta a tutti in chiave di mera assistenza al reddito, dobbiamo
puntare su uno strumento in grado di aggredire la povertà favorendo
l’occupazione giovanile e la rioccupazione di lavoratori non coperti
dagli ammortizzatori». Tutto questo auspicando che la congiuntura
economica favorsica le condizioni per una ripresa, agevolata anche
dall’effetto svalutazione e dalle misure espansive della Bce, oltre che
dalle politiche regionali come il piano Rilancimpresa.
EMERGENZA
LAVORO. La prima emergenza da affrontare resta quella occupazionale. Lo
dicono i numeri del mercato del lavoro regionale, che ha visto, tra la
fine del 2008 e il 3° trimestre del 2014, una perdita di ben 22mila
occupati. «Ad aggravare il quadro ““ sottolinea Belci ““ anche il
progressivo impoverimento del lavoro sotto il profilo reddituale, per
effetto della crescente precarizzazione e della riduzione delle ore
lavorate, che è maggiore rispetto a quella degli occupati. Sempre
rispetto al 2008, infatti, gli occupati a tempo pieno sono scesi da
438mila a 407mila, 31mila in meno, mentre il lavoro part-time è
aumentato di 9mila unità , passando da 84mila occupati a 93mila. Non
crediamo peraltro che il jobs act, sul quale la Cgil continua ribadisce
un giudizio fortemente negativo, possa dare una risposta in termini di
lotta alla precarietà ». Altro dato allarmante quello relativo ai
cosiddetti Neet, i giovani non occupati né impegnati in percorsi di
studio e formazione, che nella fascia 15-34 anni erano ben 41mila a fine
2013, 12mila in più rispetto al 2008.
IL CONVEGNO. Oltre a Susanna
Camusso, a Pasian di Prato sono attesi gli interventi dall’assessore
alla Sanità e alle politiche sociali Maria Sandra Telesca, di Cristiano
Shaurli, Riccardo Riccardi, Giulio Lauri e Cristian Sergo per i gruppi
consiliari di Pd, Fi, Sel e M5S, di Maurizio Canciani, Chiara Crisitini e
Alessandro Russo dell’Ires Fvg, che ha contribuito all’elaborazione
della proposta di reddito di base che sarà illustrata venerdì. Per la
Cgil Fvg parleranno la responsabile welfare Orietta Olivo, che aprirà i
lavori, e il segretario generale Franco Belci. L’intervento cnclusivo di
Susanna Camusso è previsto a fine mattinata.