Consorzi di bonifica, si apre il tavolo sull’unificazione
Consorzi di bonifica e sindacati a confronto sui tempi e sulle modalità dell’unificazione. L’incontro, a lungo sollecitato dalle organizzazioni sindacali, si terrà giovedì 23 ottobre a Udine (e non il 17 come inizialmente previsto), nella sede dell’associazione dei consorzi di bonifica, in viale Europa Unita 141.
Ad annunciarlo Ingrid Peres, della segreteria provinciale Flai-Cgil, pochi giorni dopo l’assemblea dei dipendenti dei due consorzi (Ledra-Tagliamento e Bassa friulana). L’auspicio è che la riunione della prossima settimana, alla quale è stato invitato anche l’assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, segni l’avvio di un tavolo di confronto specifico sotto la regia della Regione, con l’obiettivo di fare chiarezza su tutti gli aspetti della fusione e di arrivare al rinnovo delle cariche, previsto per la primavera 2015, a percorso già completato», spiega Peres.
La Cgil, da parte sua, è convinta che l’unificazione sia un passaggio indispensabile per una più efficace politica per la tutela e la salvaguardia del territorio, anche nella prevenzione e nella gestione delle emergenze. Però chiede trasparenza sul percorso: «Rivendichiamo l’esigenza ““ dichiara ancora Peres ““ di un confronto puntuale su un progetto, quello relativo al Consorzio unico della Pianura friulana, che è stato presentato nel dicembre 2013 ma sul quale, a oggi, non si è tenuto alcun tavolo per discutere le fasi della fusione e le sue ricadute sui lavoratori». Tra i pochi dati noti a oggi l’organico del futuro consorzio unico, un centinaio di dipendenti, e gli esuberi, dalle 12 alle 15 figure, da individuare tra i lavoratori prossimi alla pensione.
Ad annunciarlo Ingrid Peres, della segreteria provinciale Flai-Cgil, pochi giorni dopo l’assemblea dei dipendenti dei due consorzi (Ledra-Tagliamento e Bassa friulana). L’auspicio è che la riunione della prossima settimana, alla quale è stato invitato anche l’assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, segni l’avvio di un tavolo di confronto specifico sotto la regia della Regione, con l’obiettivo di fare chiarezza su tutti gli aspetti della fusione e di arrivare al rinnovo delle cariche, previsto per la primavera 2015, a percorso già completato», spiega Peres.
La Cgil, da parte sua, è convinta che l’unificazione sia un passaggio indispensabile per una più efficace politica per la tutela e la salvaguardia del territorio, anche nella prevenzione e nella gestione delle emergenze. Però chiede trasparenza sul percorso: «Rivendichiamo l’esigenza ““ dichiara ancora Peres ““ di un confronto puntuale su un progetto, quello relativo al Consorzio unico della Pianura friulana, che è stato presentato nel dicembre 2013 ma sul quale, a oggi, non si è tenuto alcun tavolo per discutere le fasi della fusione e le sue ricadute sui lavoratori». Tra i pochi dati noti a oggi l’organico del futuro consorzio unico, un centinaio di dipendenti, e gli esuberi, dalle 12 alle 15 figure, da individuare tra i lavoratori prossimi alla pensione.